Napoli, tormentata e magnifica città che da sempre
fa parlare di sé. E noi decidiamo di visitarla in giornata per
toglierci un piccolo sfizio e farci un idea del capoluogo campano.
Preferendo i viaggi low-cost decidiamo per prendere
il treno. Il nostro punto di partenza è Roma: alle sette di mattina
siamo già a Termini e in due orette arriviamo alla stazione
Napoli Centrale. Senza cartina e disinformati sulla città, ci
dirigiamo all'ufficio informazioni presente all'interno della
stazione, dove gentilmente ci danno una mappa cittadina gratuita e le
indicazioni essenziali. Da questo momento, i piedi saranno il nostro
unico mezzo di trasporto.
Sulla cartina il centro storico di Napoli sembra
vastissimo, ma non vi preoccupate. A piedi potete arrivare ovunque,
senza troppa fatica.
La stazione si apre su Piazza Garibaldi
(difficilmente riconoscibile per colpa dei cantieri) e il nostro
tour inizia da qui. Percorriamo tutta la piazza fino a trovare
davanti a noi una piccola piazzetta, piazza Mancini, invasa da
bancarelle di abiti e scarpe contraffatte. Girando a destra
imbocchiamo una viuzza in stile chinatown. Anche a Napoli i cinesi e
gli extracomunitari hanno preso possesso della zona adiacente alla
stazione. Siamo quasi sorpresi da questa caratteristica
multiculturale, ma presto ci ricordiamo la storia della città con i
suoi diversi conquistatori e la sua tradizione portuale.
Continuando ci ritroviamo in via S. Giovanni
Carbonara dove si innalzano Porta Capuana e il Castello
Capuano, sede del tribunale di Napoli. Dal castello inizia una
delle più importanti e antiche vie delle città, via dei
Tribunali. Mentre si percorre il decumano, basta guardarsi un po'
intorno per respirare la Napoli folkloristica. Panni stesi, viuzze
strette, corti interne e sguardi schivi.
A metà percorso, via dei Tribunali viene tagliata
da via del Duomo ed è proprio girando alla nostra destra che
troviamo l'imponente duomo di Santa Maria Assunta. Al suo
interno ammiriamo il battistero più antico di occidente e la
cappella del tesoro di San Gennaro, che contiene una moltitudine di
statue argentee raffiguranti i santi principali della tradizione
napoletana.
Dopo aver visitato il Duomo, riprendiamo via dei
Tribunali ed entriamo nel centro storico vero e proprio. Ci
imbattiamo nella chiesa di San Paolo Maggiore e
in quella di San Lorenzo Maggiore con annesso il centro
archeologico. Usciti da quest'ultima, siamo attirati
irresistibilmente dai suoni, ritmi e folla della cosiddetta "via
dei presepi", ossia via San Gregorio Armeno. Troviamo
infatti statuine di ogni tipo, da quelle tradizioni a quelle d'autore
che vedono raffigurati celebri personaggi italiani ed internazionali.
Seguendo la folla ci troviamo, poi, in un'altra via
principale di Napoli: via S.Biagio dei Librai. Mantenendo la
destra, dopo qualche minuto di cammino scopriamo piazzetta Nilo
e S. Domenico Maggiore. Quest'ultima, appare incassata in
altri edifici e non stuzzica troppo la curiosità, ma vi consigliamo
di entrare ed osservare la grandezza delle forme e la bellezza degli
ornamenti. Continuando sulla stessa via ci imbattiamo nella basilica
di Santa Chiara, dai toni arabeggianti all'esterno ma austeri
all'interno. Come gran parte della città, però, anche qui notiamo
il degrado e la noncuranza del patrimonio storico-artistico: disegni
e scritte imbrattano ogni muro e scalino di questa basilica,
togliendole tutto il prestigio. Un po' arrabbiati, lasciamo la
basilica e ci dirigiamo alla chiesa di Gesù Nuovo.
Sono poche che siamo arrivati, ma abbiamo già
finito di vedere gli edifici principali del centro storico. Potremmo
continuare a girovagare per le viuzze, cercando di ritrovare
l'atmosfera di un tempo. Tuttavia, decidiamo di continuare il nostro
tour e camminiamo fino via Toledo, la via commerciale di Napoli che
discende verso il mare, sbucando in piazza del Plebiscito.
É
mezzogiorno e gli odori di pizzerie, tripperie, friggitorie,
pasticcerie e ristoranti ormai ci guidano. Pizza, pane napoletano,
arancini, crocchè, cassata, babbà, sono solo alcuni dei cibi che si
devono provare (anche se noi non di tutti ne apprezziamo il sapore).
E attenzione al caffè: le tazzine sono lasciate nell'acqua bollente
e cercare di avvicinare subito le labbra è una prova da leoni.
Così, mangiando e sbevucchiando passiamo davanti al
Municipio e alla Galleria Umberto I, che ricorda quella
milanese in piazza del Duomo. Infine arriviamo a piazza del
Plebiscito. Una piazza bellissima sulla quale si erge il museo
artistico industriale, con la sua architettura a cupole e, il
Palazzo Reale. Quest'ultimo era una delle residenze reali
usate dai Borbone durante il Regno delle Due Sicilie e ancora oggi è
possibile visitare l'Appartamento Reale, lo Scalone d'onore e le
corti, insieme alla Biblioteca Nazionale.
Costeggiamo il Palazzo Reale e il Teatro S. Carlo e
scendiamo fino al Castel Novo, conosciuto con l'erroneo nome di
Maschio Angioino. É il simbolo di Napoli e vi risiede il museo
civico della città.
Il pomeriggio è appena iniziato, ma noi pigramente
decidiamo di fermarci e godere del prezioso sole autunnale. Voi,
però, non seguite il nostro esempio. Basta ritornare in via Toledo e
prendere la funivia verso la Certosa di San Martino e il Castel
Sant'Elmo, oppure vi potete godere qualche ora al meraviglioso Museo
Nazionale di Napoli. Alle sei finisce la nostra avventura e ci
avviamo verso la stazione.
Curiosità: una volta c'era l'usanza di lasciare un
caffè pagato nei bar, cosicché chi non se lo poteva permettere
poteva comunque godere di questa gustosa bevanda.
One-day tour: Napoli in 8 ore
Mappa itinerario (da Stazione Centrale a Castel Novo):