venerdì 30 novembre 2012

Questo weekend al CINEMA: uscite del 29 novembre

Questo weekend al cinema:

LE CINQUE LEGGENDE
di Peter Ramsey
Babbo Natale, il coniglietto di Pasqua, Sandy (l'uomo dei sogni d'oro), la fata del dentino e Jack Frost combatteranno contro l'Uomo Nero per salvare le festività e i bambini di tutto il mondo.
Una raffigurazione originale dei personaggi della nostra infanzia in un film che emoziona e diverte tanto i bambini quanto gli adulti. 3D azzeccato.
Curiosità: nella versione originale le voci sono di Alec Baldwin, Hugh Jackman, Jude Law, Isla Fisher 
Giudizio:da non perdere!


UNA FAMIGLIA PERFETTA
di Paolo Genovese, con Sergio Castellitto,Claudia Gerini, Marco Giallini, Francesca Negri,
per la recensione cliccate qui:
Un film che diverte, emoziona, fa riflettere e rammenta a tutti la bellezza del Natale e il bisogno di sentirsi amati. Finalmente un film di Natale che merita di essere visto e, riprendendo le parole di uno dei piccoli protagonisti, vi facciamo questo invito:A Natale la gente va al cinema, andataci!”.

COSIMO e NICOLE
di Francesco Amato, con Riccardo Scamarcio e Clara Ponsot
“Quando fai qualcosa di male, ottieni un lavoro. Quando aiuti qualcuno, vai in galera.”
Curiosità: vincitore del premio Prospettiva Italia al Festival del Cinema di Roma 2012
Giudizio: più della solita storia d'amore.




DI NUOVO IN GIOCO
di Robert Lorenz con Clint Eastwood
Per coloro che lo davano per finito, Clint ritorna in gioco con un personaggio simile a quello di Gran Torino ma meno arrabbiato e più sentimentalista.







L'AMORE è IMPERFETTO
di Francesca Muci con Anna Foglietta, Giulio Berruti
per la recensione cliccate qui:
Musiche: Tiziano Ferro L'amore è una cosa semplice e Tvm
Giudizio: non particolarmente riuscito




ITAKER
di Toni Trupia, con Francesco Scianna, Monica Birladeanu, Michele Placido, Tiziano Talarico
Itaker è il dispregiativo con cui i tedeschi chiamano gli immigrati italiani. Il film racconta la seconda ondata migratori degli anni '60 attraverso gli occhi di Pietro, un bambino orfano di madre e con un padre scomparso in Germania. Pietro sarà affidato a Benito, un supposto amico del padre, che lo aiuterà a ritrovarlo. Ma..
Un film intenso che documenta la vita in fabbrica, il commercio illegale dei magliari, l'amore, l'isolamento degli immigrati, la ricerca della paternità e la crisi dell'identità. 
Curiosità: Il film non è stato accettato a nessun festival nazionale e Michele Placido rosica un po', visto che gli amici Müller e Amelio lo hanno scartato.
Una delle migliori interpretazioni di Francesco Scianna e come lui stesso afferma: “da questo momento comincio come attore”. Benché siciliano, Scianna ha interpretato un napoletano (per imparare la cadenza ha soggiornato a Napoli per un mese, pagandosi le spese di tasca propria).
Tiziano interpreta Pietro. Questo bambino di dieci anni del lago di Garda non ha mai pensato di fare l'attore nella vita e quando la madre gli ha proposti i provini le ha risposto: “va bene, ma lo sai che se ci vado mi prendono”. E così è stato. Per aiutarlo nella recitazione, gli attori si comportavano fuori dal set come i personaggi sulla scena.
Cooperazione con Romania: “i rumeni sono rimasti sorpresi nel leggere che anche noi italiani abbiamo avuto delle esperienze passate simili alle loro” afferma Michele Placido.
Giudizio: anche se Placido non ci sta simpatico, consigliamo questo film!


TUTTE LE RECENSIONI NEL PODCAST DEL PROGRAMMA RADIOFONICO MOVIEGOERS! per scaricarlo: http://undiciradio.it/node/1065

mercoledì 28 novembre 2012

Omosessualità in Italia: lesbiche e gay a confronto

L'altra metà del cielo non è solo il titolo del cd di Vasco, ma è anche il primo film di Anna Maria Laura Annibali, che per chi non lo sapesse, è il garante per le pari opportunità della regione Lazio.
Il 27 novembre, a seguito della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, è stato presentato il secondo film della Annibali, L'altra altra metà del cielo.
Intervistate da Maria Laura, che indossa un simbolico cappello panama, sei lesbiche ci offrono vari spaccati di vita e di pensiero. Una coppia di liceali ci parla dell'importanza dell'auto-accettazione per essere accettati (ad es. l'uso del nomiglio lella implica una parziale accettazione) e della fase adolescenziale di passaggio in cui i molti genitori sperano. Una madre lesbica racconta il problema della omo-genitorialità: di come lei sia dovuta andare a Londra per effettuare l'autoinseminazione, dell'utilizzo del seme fresco portato da un pony express e delle difficoltà economiche e sociali durante la gravidanza. Una sino-portoghese emigrata a Roma ci da una visione oltre i confini nazionali. La giornalista Lidia Burghi spiega che nelle sue ricerche già nell'epoca fascista esisteva un mondo sommerso tra le moglie e che utilizzavano gli stessi approcci di sguardi di oggi. Infine, Imma Battaglia, con sarcasmo e ironia, ci parla delle sue esperienze e della fossilizzazione del movimento omosessuale oggi.

Imma Battaglia e A.M. Annibali (Palazzo Valentini, Roma 27/11/2012)

Il filmato fa riflettere sulla situazione e sulle difficoltà in cui ancora oggi incorrono le persone omosessuali. Le lesbiche sono, inoltre, due volte discriminate: in quanto donne e in quanto lesbiche. Già la televisione può essere un indice di questa differenza all'interno degli lgbt. Essere gay ormai è quasi divenuto di moda nei media, ma è raro sentire parlare di lesbiche.
Imma Battaglia (presidente Dì Gay Project, leader storica movimento Lgbt, manager d'azienda) afferma:“Continuo a ricevere attacchi omofobi sulla mia persona”, “sul mio corpo da quando sono piccola combatto la mia battaglia”. Sentirsi dire che assomiglia ad un uomo è, infatti, una forma di violenza. Molti le recriminano che basta poco per essere donna, un po' di trucco e dei vestiti femminili; ma come giustamente ribadisce: una donna non lo si è solo nell'aspetto esteriore e nel carattere debole. Ed invita tutte le donne a smettere di essere le vittime ed andare a testa alta, prendendo il il riconoscimento per il ruolo che hanno nella società.

GAY & LGBT
E il movimento gay? Aurelio Mancuso, presidente di Equality, ammette che negli ultimi vent'anni si è assistito alla stagnazione della produzione di un pensiero politico proprio; a differenze delle lesbiche che sono riuscite ad andare avanti. Spesso sono stati gli stessi gay, soprattutto quelli neutrali che non vogliono i conflitti, ad ostacolare la crescita del movimento. Aggiunge che perfino i gay pride hanno raggiunto un numero troppo elevato nell'ultimo decennio, perdendo valore.
Tuttavia, più in generale, è il movimento lgbt stesso ad essere in crisi. Oggi esso è incapace di ottenere diritti per colpa della politica, ma anche per l'arretratezza degli lgbt che in Italia non sono mai riusciti ad unirsi alle donne e ad altri movimenti.

IN AZIONE
Come tutti sappiamo, in Italia non esistono ancora delle leggi sui reati di omofobia, sulle unioni civili e sul femminicidio (nel 2011 sono state più di 120 le donne vittime di violenza).
Un primo passo verrà compiuto il 12 dicembre, quando i rappresentanti delle associazioni per i diritti degli omosessuali in Italia, aiutati dal Consiglio Europeo, si riuniranno per scrivere la cosiddetta “strategia nazionale lgbt”. Lo scopo è tentare di migliorarsi, tutelarsi e rapportarsi con la società. Le tematiche affrontate saranno quelle del lavoro, scuola, sicurezza nelle carceri e mass media (ossia come viene rappresentato il problema della discriminazione nei media).

EDUCAZIONE
La società dev'essere informata e preparata, perché solo con la conoscenza si può prevenire la discriminazione, l'intolleranza e il bullismo. Le scuole sono pertanto i primi centri in cui si deve sviluppare una buona informazione, non solo per gli alunni, ma anche per i docenti.
Basta pensare agli asili per l'infanzia. Se la maestra chiede di fare il disegno per la festa del papà, ma il bimbo ha due mamme, come si comportano i maestri e i bambini? Iniziando subito con un adeguata formazione si evitano subito i problemi e si educa alla diversità.
Imma Battaglia racconta, invece, il progetto Apertamente, da lei portato nei licei scientifici e nelle scuole professionali. «Come “professori della frociaggine”, afferma scherzando, può passare il concetto di omosessualità, ma non della omo-genitorialità e quindi il concetto di omofobia alla fine rimane.»
Utilizzando la psicologia dinamica ed interagendo con gli studenti sul loro stesso livello, si possono invece ottenere dei risultati. Questo progetto ha infatti permesso di capire quale sia il grado di disagio tra i giovani e come l'assenza di modelli crei una maggior paura riguardo l'omosessualità. Senza politiche per la famiglia, non sarà quindi possibile migliorare. I giovani sono insicuri e si sentono abbandonati perché le famiglie hanno problemi economici, la scuola non ha risorse e la politica è un mostro. Tuttavia, non ci si deve dimenticare che i giovani sono il motore futuro dell'Italia.

ISTITUZIONI
Le istituzioni dovrebbero prendersi il compito di promuovere la conoscenza sia a livello legislativo che culturale e di rieducare la cittadinanza sulla tematica della famiglia, donna e dell'omosessualità. Il percorso è iniziato, ma è solo in fase iniziale.
Un esempio dell'arretratezza lo possiamo avere dentro le istituzioni del comune stesso. L'assessore per le Pari Opportunità del XI Municipio di Roma ,Carla di Veroli, ricorda infatti che il sindaco Alemmano ha aperto un'inchiesta quando ha scoperto che strisce rainbow e segnali gay friendly decoravano l'edificio di San Paolo.
Anche Donatina Persichetti, presidente della Giunta femminile del Lazio, interviene «Vogliamo la società che ci meritiamo e quella che c'è non ci piace. La dignità dovrebbe essere sopra ogni cosa e non sotto i piedi dei mercati finanziari.» E ammonisce che se nessuno si adopererà, la recessione culturale sarà inevitabile.


Finiamo quindi con una frase di Imma che dovrebbe essere seguita da qualsiasi persona:
“Solo i cretini non cambiano mai idea!”

lunedì 26 novembre 2012

Briciole di letteratura: FERNANDO PESSOA








A ottobre è uscito il nuovo libro Il libro del genio e della follia, a cura di Giulia Lanciani, edito da Mondadori (costo 22euro). Ecco il link del primo capitolo http://www.librimondadori.it/content/download/26125/1478303/version/2/file/Pessoa_Inquietudine.pdf (Una inedita e particolare analisi sul genio, la mania del dubbio e le diverse psicosi degli artisti.)

Mentre al Festival Internazionale del Film di Roma è stato presentato O batuque dos astros di Julio Bressane. Un documentario che rappresenta la visione suggestiva del cinema da parte di Pessoa e ricorda il sogno del poeta di creare la Ecce Films. Purtroppo, però, non riesce ad esprimere la poetica di questo autore.


BIOGRAFIA
Fernando Pessoa (Lisbona 1888-1935) è uno dei poeta più rappresentativi del XX secolo e della lingua portoghese. La maggior parte degli scritti sono stati ritrovati in un baule dopo la sua morte e sono stati raccolti, spesso con criteri arbitrari, in testi divenuti celebri in tutto il mondo. In Italia sono arrivati grazie ad Antonio Tabucchi, che per primo ha tradotto e curato le opere principali dell'autore portoghese.
Pessoa è, inoltre, conosciuto per essere l'inventore degli eteronimi, ossia di autori fittizi. Differenti dai soliti pseudonimi, queste personalità sono complete e differenti dall'autore originale sia per lo stile di vita che per quello artistico. Ciascuno ha una propria biografia, aspetto esteriore, caratteristica politica e intellettuale e un particolare rapporto con Pessoa stesso. Gli eteronimi più celebri sono: Álvaro de Campos, Bernardo Soares, Ricardo Reis e Alberto Caeiro.
Infine, tra le opere principali ricordiamo: Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares, L'educazione dello stoico, Il poeta è un fingitore, Una sola moltitudine.